L’arte culinaria di Riccardo Barni: un viaggio tra Italia e Marocco

Scopri come un giovane chef italiano ha trovato la sua strada in Marocco, tra sfide e opportunità.

Un trasferimento inaspettato

Riccardo Barni, un giovane chef di ventisette anni originario di Mariano Comense, ha intrapreso un percorso professionale che lo ha portato a Marrakech, in Marocco. La sua storia è un esempio di come le opportunità possano presentarsi nei momenti più inaspettati. Trasferitosi nel 2021, Riccardo ha accettato una proposta di lavoro presso il prestigioso hotel “Royal Mansour”, dove gestisce la cucina del ristorante “Sesamo”. Questo cambiamento radicale è stato motivato dal desiderio di evolversi e di affrontare nuove sfide, un passo che ha richiesto coraggio e determinazione.

La vita da chef in un contesto culturale diverso

In Marocco, Riccardo ha scoperto un mondo culinario ricco di sfide e opportunità. La sua brigata è composta da sedici persone, e la gestione della cucina richiede non solo abilità culinarie, ma anche competenze nella gestione delle risorse umane. Riccardo ha dovuto adattarsi a un ritmo di lavoro diverso, dove la puntualità non è sempre una priorità. “Inshallah”, un’espressione che significa “Se Dio vuole”, è diventata parte del suo vocabolario quotidiano, riflettendo una mentalità che differisce notevolmente da quella europea.

Il valore delle materie prime

Un aspetto fondamentale del lavoro di Riccardo è la ricerca di ingredienti di alta qualità. In Marocco, ha creato una rete di produttori locali, molti dei quali offrono prodotti biologici. Questa attenzione alla qualità è essenziale, poiché alcuni ingredienti sono difficili da reperire. Riccardo sottolinea l’importanza di partire da materie prime eccezionali per realizzare piatti che raccontano una storia e riflettono la cultura gastronomica del luogo. La sua esperienza in ristoranti stellati in Italia ha contribuito a formare la sua visione culinaria, che ora cerca di trasmettere ai giovani chef marocchini.

Un legame profondo con le proprie radici

Nonostante il fascino dell’esperienza marocchina, Riccardo mantiene un forte legame con la sua terra d’origine. La nostalgia per Mariano Comense è palpabile, e ogni visita ai nonni rappresenta un momento di ricarica emotiva. Riccardo è convinto che le esperienze all’estero siano fondamentali per la crescita personale e professionale, ma non dimentica mai l’importanza delle proprie radici. “Girare il mondo è affascinante, ma non potrà mai sostituire il calore della propria casa” afferma, evidenziando come la famiglia e le tradizioni siano sempre al centro della sua vita.

Scritto da Redazione

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